Diventare architetto rappresenta un’ambizione diffusa tra i giovani che nutrono una forte passione per il design, la progettazione e la bellezza degli spazi. Quella dell’architetto non è solo una professione creativa, ma un ruolo tecnico di grande responsabilità, al crocevia tra arte, ingegneria, sostenibilità e cultura. Parliamo infatti di una figura professionale chiave nella progettazione di edifici, nella pianificazione urbana e nella tutela del patrimonio architettonico. Ma come si costruisce questo percorso? Quali sono gli step da seguire per esercitare la professione in Italia, quali le competenze da acquisire e quanto si guadagna davvero? In questa guida completa ti accompagneremo in ogni fase: dal percorso formativo all’abilitazione, fino alle mansioni quotidiane, alle competenze richieste e alle prospettive economiche.
Chi è l’Architetto?
L’architetto è un professionista altamente qualificato, laureato e abilitato, specializzato nella progettazione di edifici, spazi urbani, ambienti interni e paesaggi. La sua missione è quella di immaginare, disegnare e realizzare soluzioni architettoniche che siano al tempo stesso funzionali, sicure, sostenibili ed esteticamente armoniose.
Il suo lavoro si colloca al confine tra arte e tecnica: da un lato la creatività, dall’altro la conoscenza approfondita di materiali, normative e tecnologie costruttive.
Trattandosi di una professione regolamentata, per esercitare legalmente è indispensabile essere iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, a seguito del superamento dell’Esame di Stato. L’architetto può operare sia nel settore pubblico che in quello privato, ricoprendo ruoli strategici nello sviluppo urbano e territoriale.
Cosa fa un Architetto?
Le attività quotidiane di un architetto possono variare sensibilmente a seconda della specializzazione e del contesto lavorativo, ma alcune mansioni sono comuni alla maggior parte dei professionisti del settore.
Mansioni
Tra le principali attività troviamo:
- Progettazione architettonica: ideazione e sviluppo di edifici residenziali, pubblici, commerciali e industriali, nel rispetto delle normative urbanistiche ed edilizie;
- Urbanistica e pianificazione territoriale: studio e progettazione di assetti urbani, spazi pubblici, quartieri e piani regolatori comunali;
- Direzione lavori: controllo tecnico ed economico dei cantieri, verifica della corretta esecuzione dei progetti, coordinamento delle diverse figure professionali coinvolte;
- Restauro e conservazione: interventi di recupero e valorizzazione su edifici storici o sottoposti a vincoli architettonici;
- Interior design e allestimento: progettazione degli spazi interni, scelta dei materiali, studio dell’illuminazione e dell’arredo, sia in ambito abitativo che commerciale;
- Redazione di pratiche edilizie: predisposizione di documentazione tecnica come relazioni, computi metrici, elaborati grafici, permessi di costruire e certificazioni energetiche.
L’architetto può essere impiegato come dipendente presso enti pubblici (Comuni, Regioni, Ministeri, Soprintendenze), aziende private, società di ingegneria o studi di progettazione, oppure può esercitare come libero professionista, aprendo uno studio autonomo o collaborando con altri tecnici.
Competenze principali
Per svolgere efficacemente la professione, un architetto deve possedere un mix articolato di competenze tecniche (hard skills) e competenze trasversali (soft skills).
Hard skills
- Disegno tecnico e progettazione CAD/BIM: padronanza di software come AutoCAD, Revit, ArchiCAD, Rhino, SketchUp;
- Rendering e modellazione 3D: capacità di rappresentare progetti con strumenti avanzati (V-Ray, Lumion, Blender);
- Normative edilizie e urbanistiche: conoscenza aggiornata di leggi, regolamenti comunali, normativa antisismica, codice degli appalti;
- Tecniche costruttive e materiali: conoscenza dei sistemi strutturali, delle soluzioni impiantistiche e delle tecnologie sostenibili;
- Redazione di pratiche edilizie e computi metrici: capacità di gestire tutta la documentazione tecnica necessaria per ottenere autorizzazioni e gestire i costi.
Soft skills
- Creatività e senso estetico: fondamentali per concepire soluzioni originali, eleganti e coerenti con il contesto;
- Capacità di problem solving: gestione autonoma delle criticità durante le fasi di progettazione e realizzazione;
- Comunicazione efficace: chiarezza nell’interazione con clienti, enti pubblici, tecnici e fornitori.;
- Teamwork e leadership: lavoro in squadra e gestione di progetti multidisciplinari, anche come project manager;
- Gestione del tempo e organizzazione: rispetto di scadenze, priorità e budget di progetto;
- Pensiero analitico e attenzione ai dettagli: utile sia in fase di progettazione che nel controllo dell’esecuzione.
Quella dell’architetto è quindi una figura poliedrica, capace di coniugare competenze tecnico-scientifiche, sensibilità artistica e abilità relazionali.
Come diventare Architetto?
Diventare architetto richiede un percorso formativo e abilitativo preciso, scandito da tappe obbligatorie. Di seguito vediamo nel dettaglio quali sono gli step necessari per accedere legalmente alla professione.
1. Il titolo di studio
Il primo requisito è il conseguimento di un titolo universitario in ambito architettonico. Le opzioni sono due:
- Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura (classe L-17): consente di svolgere alcune attività professionali come “architetto junior”, con competenze limitate e possibilità di iscrizione alla sezione B dell’Albo;
- Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura (classe LM-4): ha durata quinquennale e fornisce una preparazione completa, necessaria per accedere alla sezione A dell’Albo e ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione in forma piena.
La scelta del percorso formativo dipende dagli obiettivi professionali. Chi desidera firmare progetti, dirigere cantieri o lavorare in autonomia dovrà necessariamente completare il ciclo magistrale.
2. L’Esame di Stato per l’Abilitazione
Dopo aver conseguito il titolo accademico, è obbligatorio superare l’Esame di Stato per l’abilitazione professionale.
L’esame, organizzato a livello nazionale, si articola in più prove (scritte, pratiche e orali) e permette l’iscrizione all’Albo professionale, distinto in due sezioni:
- Sezione A – Architetti: riservata ai laureati magistrali, consente di esercitare tutte le attività previste dalla legge, senza limitazioni;
- Sezione B – Architetti junior: destinata ai laureati triennali, prevede competenze professionali più ristrette.
Con l’entrata in vigore del D.L. 18/2020 e delle successive modifiche normative, è stata introdotta una prova pratica abilitante da svolgere durante il percorso universitario. Alcuni atenei stanno già adottando questa nuova modalità, che in futuro potrebbe sostituire l’Esame di Stato tradizionale, semplificando l’accesso alla professione.
3. L’iscrizione all’Albo professionale
Superata la prova abilitante (Esame di Stato o prova pratica), l’ultimo passo è l’iscrizione all’Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, presso l’Ordine territoriale della provincia di residenza o domicilio professionale. Senza l’iscrizione all’Albo non è possibile:
- firmare progetti;
- dirigere i lavori in cantiere;
- esercitare la libera professione;
- partecipare a bandi pubblici o incarichi professionali ufficiali.
L’Albo rappresenta non solo un requisito formale, ma anche uno strumento di tutela della professione e garanzia di qualità verso i committenti.
Quanto guadagna un Architetto?
La retribuzione di un architetto in Italia può variare sensibilmente in base a diversi fattori: tipo di impiego (dipendente o libero professionista), anni di esperienza, area geografica e settore lavorativo (pubblico o privato).
Vediamo nel dettaglio quali sono le fasce retributive più comuni.
a) Architetto dipendente nel settore privato
Nel settore privato, un architetto assunto presso studi professionali, imprese di costruzione o aziende nel campo del design e dell’edilizia percepisce uno stipendio mensile che cresce con l’esperienza:
- Junior (0-3 anni di esperienza): dai 1.200 ai 1.600 euro netti al mese;
- Intermedio (3-7 anni): tra 1.700 e 2.500 euro netti mensili;
- Senior (>10 anni): può superare i 3.000 euro netti al mese, soprattutto se inserito in contesti strutturati o in ruoli di coordinamento.
Le retribuzioni possono variare sensibilmente anche in base alla città: mediamente più alte nel Nord Italia e nelle grandi aree urbane, più basse nel Sud e nei piccoli centri.
b) Architetto libero professionista
Chi sceglie di esercitare la libera professione ha prospettive di guadagno potenzialmente più alte, ma con un reddito spesso altalenante, almeno nei primi anni. Anche in questo caso, l’esperienza e la capacità di gestire in autonomia progetti e clienti incidono fortemente:
- Primi anni di attività: i compensi si aggirano intorno ai 1.000–1.500 euro netti al mese, spesso con collaborazioni occasionali o incarichi di piccola entità;
- Professionista con studio avviato: può raggiungere i 2.500–4.000 euro netti mensili, grazie a una clientela consolidata e progetti di maggiore entità;
- Architetto affermato o specializzato: in casi di successo e con uno studio ben strutturato, i guadagni possono superare i 5.000 euro netti al mese, soprattutto in ambiti come il design di lusso, la bioarchitettura o il project management internazionale.
c) Architetto nel settore pubblico
L’architetto può lavorare anche nella Pubblica Amministrazione, dove lo stipendio è generalmente più stabile ma più contenuto rispetto al privato, con incrementi legati a scatti di anzianità e progressioni di carriera:
- Iniziale: circa 1.400-1.800 euro netti mensili;
- Medio livello: tra 2.000 e 2.800 euro;
- Ruoli dirigenziali o specializzati: possono superare i 3.500 euro netti al mese.
Diventare architetto richiede passione, determinazione e una solida formazione tecnica e creativa. È una professione che consente di unire arte e scienza, visione e funzionalità, lasciando un’impronta concreta sul territorio e sulla vita delle persone. Che si scelga la libera professione, il settore privato o la Pubblica Amministrazione, quella dell’architetto resta una carriera dinamica, ricca di sfide e opportunità, adatta a chi desidera costruire – letteralmente – il proprio futuro.
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