Novità importanti arrivano per lo Smart Working nella Pubblica Amministrazione. Difatti dal mese di aprile non è più prevista la possibilità, sia per genitori con figli under 14 che per dipendenti fragili, di poter ricorrere al “Lavoro Agile”. Però nella P.A. questo lavoro agile non è stato completamente eclissato, anzi, molti ministeri sono convinti della sua importanza ed ottimizzazione. Vediamo insieme quali sono le novità riportate dai ministeri per lo Smart Working P.A.
Smart Working P.A., cosa prevedono i ministeri?
Il “lavoro agile” che è stato tanto acclamato e nello stesso tempo detestato, nel post pandemia ha continuano ad investire sia nel pubblico che nel privato.
Durante la prima fase pandemica, infatti, come dichiarato dallo stesso Ministero della Pubblica Amministrazione, il sistema pubblico ha dato prova di grande capacità nel saper adattare i propri processi e, soprattutto, nel mettere in campo un forte senso di responsabilità. Sono state affrontate le primissime fasi dell’emergenza grazie ai 3.2 milioni di dipendenti della P.A., che si sono messi a disposizione per mandare avanti la macchina amministrativa (seppur a distanza).
In questi ultimi anni l’esperienza dello Smart Working P.A. ha abbracciato quanti più ministeri portando ad una grande soddisfazione degli utenti, continuando ad adattarsi alle esigenze di una società in continua evoluzione.
Esercitando però questa modalità di lavoro, la stessa P.A. ha ritenuto opportuno porre cambiamenti per sviluppare delle nuove opportunità.
Quali sono i ministeri che aderiscono allo Smart Working P.A.?
Ad oggi, diversi sono i ministeri che hanno deciso di puntare (ancora una volta) sul lavoro agile ed ottimizzarlo o, diversamente, abolirlo del tutto o in buona parte.
Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF)
Primo tra tutti è il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), il quale ha dichiarato che è possibile poter usufruire dello Smart Working P.A. nel 2024 fino a dieci giorni al mese.
Andando più nel dettaglio, il MEF stabilisce che il lavoro agile è rivolto all’intero personale in servizio, sia con contratto a tempo determinato che indeterminato, e può farne richiesta il personale adibito anche solo in parte.
Ministero della Giustizia
Il Ministero della Giustizia prevede importanti tutele per tutto il personale. Difatti il PIAO Giustizia sui fragili precisa che:
La valutazione in ordine al numero di giorni di lavoro agile che è possibile concedere ai fragili, anche in ragione delle patologie da cui sono affetti, è rimessa al responsabile dell’ufficio, che individuerà le misure organizzative che si rendono necessarie a tutela della loro salute, anche derogando al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza.
Mentre per quanto riguarda le performance e il loro monitoraggio, il PIAO prevede l’obbligo da parte del dipendente di produrre un report di tutte le attività svolte durante l’orario lavorativo e di consegnarlo poi al dirigente una volta tornato nella sede di lavoro.
MAECI
Anche il Ministero degli Affari Esteri ricorrerà allo Smart Working per tutto il personale in servizio presso l’amministrazione centrale.
Non a caso il Ministero ha recentemente avviato la procedura di acquisto di ulteriori laptop, ben 1200, per esser usufruiti in Smart Working.
Made in Italy (MIMIT)
Mentre, tra tutti, il MIMIT resta uno dei ministeri che si adatta al lavoro a distanza in modo più efficiente. Come recita il suo PIAO:
Il nuovo regolamento consente di delineare e sviluppare dei modelli di organizzazione del lavoro, non più basati esclusivamente sulla presenza fisica negli uffici, ma fondati sull’utilizzo delle tecnologie digitali, volte a garantire una maggiore efficienza ed efficacia delle attività svolte e un maggiore benessere. (…) Al 31 dicembre 2023, su un totale di 1.826 dipendenti in servizio (personale con incarichi dirigenziali e non), 1.248 dipendenti, circa il 68,35% del personale, svolgevano l’attività lavorativa in smart working.
Ministero dei Trasporti
Contrariante agli altri, il Ministero dei Trasporti fatica ad integrare lo smart working.
Come si evince nel PIAO Trasporti: “In sede centrale la percentuale di lavoratori agili è compresa tra il 50% ed il 75%, mentre negli uffici territoriali si colloca tra il 15% ed il 30%, in conseguenza del minor indice di “smartabilità” delle relative linee di attività (…) può dirsi che questo indice è alto nelle linee di attività poste in essere negli uffici centrali, diminuisce in quelle dei Provveditorati alle opere pubbliche e si riduce ancor più in quelle delle Motorizzazioni”.