Diventare dentista significa intraprendere una carriera sanitaria altamente specializzata, che unisce rigore scientifico, manualità e capacità relazionali. Non si tratta solo di curare i denti, il dentista è una figura chiave nella prevenzione e nel trattamento di tutte le patologie che interessano il cavo orale, con un impatto diretto sulla salute e sul benessere generale delle persone. In questa guida completa vedremo chi è il dentista, quali sono le sue mansioni, le competenze richieste, il percorso di studi da seguire, i titoli necessari per esercitare in Italia e lo stipendio medio della professione.
Chi è e cosa fa il dentista?
Il dentista – o più precisamente odontoiatra – è un professionista sanitario laureato, abilitato e iscritto all’Albo, specializzato nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie di denti, gengive, mascelle, articolazioni e tessuti della bocca. Si occupa di pazienti di ogni età e spesso è il primo punto di riferimento in caso di problematiche orali, infiammatorie, estetiche o funzionali.
La sua figura professionale è altamente tecnica, ma richiede anche empatia e capacità di instaurare un rapporto di fiducia con il paziente. In molti casi, il dentista è anche titolare di uno studio e gestisce in prima persona l’organizzazione, il personale e la relazione con i fornitori.
Mansioni
Le attività del dentista sono numerose e coprono sia l’ambito della medicina preventiva che quello chirurgico, ortodontico, estetico e protesico. Le mansioni principali includono:
- Visite di controllo e monitoraggio dello stato di salute orale;
- Diagnosi e trattamento di carie, pulpiti, gengiviti, parodontiti e infezioni del cavo orale;
- Otturazioni, devitalizzazioni e ricostruzioni dentali;
- Estrazioni semplici o complesse, anche chirurgiche;
- Applicazione di protesi dentarie mobili o fisse;
- Installazione di impianti dentali e trattamenti di implantologia;
- Correzione di malocclusioni e disallineamenti attraverso apparecchi ortodontici;
- Trattamenti estetici come sbiancamenti, faccette e interventi su misura;
- Educazione del paziente all’igiene orale e alla prevenzione.Il dentista lavora spesso in team con assistenti e igienisti dentali, ed è responsabile anche dell’aggiornamento clinico e della corretta gestione delle cartelle sanitarie e dei dispositivi medici.
Competenze
Hard skills
Tra le competenze tecniche che un dentista deve possedere, troviamo:
- Approfondita conoscenza dell’anatomia e della fisiologia del cavo orale;
- Abilità nell’uso di strumenti diagnostici e chirurgici (trapani, laser, scanner, radiografie);
- Capacità di eseguire trattamenti di conservativa, protesica, ortodonzia e implantologia;
- Padronanza delle tecniche di chirurgia orale;
- Competenze nell’utilizzo di software gestionali per la professione.
Soft skills
Accanto alla formazione scientifica, sono fondamentali le competenze trasversali, tra cui:
- Manualità e precisione;
- Ottime capacità relazionali, empatia e ascolto attivo;
- Gestione dello stress e del dolore del paziente;
- Problem solving e capacità decisionali in contesti clinici;
- Etica professionale e senso di responsabilità;
- Attitudine alla gestione, se si lavora come libero professionista.
Come diventare dentista?
Per esercitare la professione di dentista in Italia è necessario seguire un iter ben definito:
1. Diploma di scuola superiore
È richiesto il diploma di maturità. Non c’è un indirizzo obbligatorio, ma il liceo scientifico o un istituto tecnico-sanitario offrono basi migliori per il successivo test d’ingresso.
2. Superamento del test nazionale
Per iscriversi al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria (classe LM-46), è necessario superare il test di ammissione nazionale. Si tratta di una prova selettiva a numero chiuso, comune anche alle facoltà di Medicina e Veterinaria, che prevede domande di logica, biologia, chimica, matematica, fisica e comprensione del testo.
3. Laurea magistrale a ciclo unico
Il corso dura sei anni e unisce formazione teorica e pratica. Si studiano discipline di base come anatomia, patologia, farmacologia, seguite da laboratori e tirocini clinici presso strutture universitarie e ospedali. Negli ultimi anni, lo studente è coinvolto direttamente nelle attività operative, sotto la supervisione di tutor.
4. Esame di Stato e iscrizione all’Albo
Una volta conseguita la laurea, è necessario sostenere l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di odontoiatra, come previsto dal D.P.R. 328/2001. Superato l’esame, si può procedere all’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri, presso l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della propria provincia.
Solo a questo punto è possibile esercitare legalmente la professione in Italia.
5. Specializzazioni (facoltative)
Sebbene non obbligatorie, sono disponibili numerose opportunità di formazione post-laurea, come master, corsi di perfezionamento e scuole di specializzazione in implantologia, ortodonzia, parodontologia, chirurgia orale e odontoiatria estetica.
Dove lavorano i dentisti?
Il dentista può esercitare come:
- Libero professionista, aprendo o lavorando in uno studio dentistico privato;
- Collaboratore in cliniche odontoiatriche private;
- Dipendente in strutture pubbliche, accedendo tramite concorso nei servizi territoriali;
- Ricercatore o docente universitario, in ambito accademico;
- Professionista convenzionato, presso ambulatori o centri legati al SSN.
Negli ultimi anni, si è diffusa anche la figura del dentista in franchising o presso catene di cliniche odontoiatriche.
Quanto guadagna un dentista?
Lo stipendio di un dentista dipende da numerosi fattori: modalità di lavoro, anni di esperienza, zona geografica, tipo di clientela e specializzazione.
Un dentista neolaureato che lavora come collaboratore in una clinica privata può percepire tra i 1.500 e i 2.000 euro netti al mese, che equivalgono a circa 28.000/35.000 euro lordi annui. Con qualche anno di esperienza, le entrate possono salire fino a 2.500/3.000 euro netti, corrispondenti a 45.000/50.000 euro lordi.
Nel settore pubblico, lo stipendio è regolato da contratti collettivi: un odontoiatra dirigente nel SSN parte da circa 40.000 euro lordi annui, con possibilità di incremento in base all’anzianità e alla posizione.
Chi lavora come libero professionista in proprio ha guadagni molto variabili. Uno studio avviato e con un buon portafoglio clienti può portare a un reddito lordo annuo superiore ai 100.000 euro, con un netto mensile che può superare i 5.000/6.000 euro, al netto delle spese di gestione, dei costi dei materiali e delle imposte.
Diventare dentista è una scelta ambiziosa e impegnativa. Richiede un lungo percorso di studi, l’accesso tramite test selettivi e una formazione continua. Tuttavia, offre numerose soddisfazioni: un’ottima prospettiva occupazionale, una buona remunerazione e la possibilità concreta di migliorare la qualità della vita delle persone.
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