Diventare Assistente Amministrativo ATA è oggi una delle opportunità più interessanti per chi desidera lavorare nella scuola pubblica con un ruolo stabile, organizzativo e dinamico. L’AA appartiene all’Area B del personale ATA e rappresenta una figura essenziale per il funzionamento della segreteria scolastica, garantendo il corretto flusso amministrativo e didattico all’interno dell’istituto.
In questa guida scopriamo chi è, cosa fa, quali mansioni svolge, quali requisiti servono e soprattutto come si accede alle graduatorie per diventare assistente amministrativo, quanto guadagna, con tutte le informazioni aggiornate.
Chi è e cosa fa l’Assistente Amministrativo ATA
L’Assistente Amministrativo ATA è il professionista che affianca il DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi) e il Dirigente Scolastico nella gestione dei processi amministrativi dell’istituto. Si tratta di una figura altamente versatile, punto di riferimento per docenti, famiglie e studenti, il cui ruolo si è ampliato negli anni grazie alla digitalizzazione e alle nuove procedure online.
L’Assistente Amministrativo ATA appartiene all’Area B del personale ATA (ex categoria B), con accesso tramite graduatorie e possibilità di crescita interna all’istituto
Il ruolo richiede precisione, capacità organizzativa e competenze informatiche ed è fondamentale per garantire la regolarità delle procedure amministrative, il rispetto delle scadenze legali e la corretta gestione dei dati sensibili.
L’Assistente Amministrativo ATA è dunque un punto di riferimento per la scuola e contribuisce direttamente al buon funzionamento dell’istituto.
Mansioni
Le mansioni dell’AA sono molteplici e comprendono tutte le funzioni tipiche della segreteria scolastica, con responsabilità dirette su studenti, personale e attività amministrative:
1. Gestione didattica e degli alunni
- Iscrizioni, trasferimenti e gestione dei fascicoli studenti;
- Aggiornamento degli archivi digitali e del registro elettronico;
- Rilascio certificati e documenti ufficiali;
- Supporto alla gestione delle attività extracurricolari e dei progetti educativi;
- Collaborazione con docenti e famiglie per comunicazioni ufficiali.
2. Gestione del personale
- Elaborazione dei contratti di docenti e ATA;
- Convocazioni per supplenze tramite GPS, GI e MAD;
- Caricamento presenze, assenze e permessi su SIDI;
- Controllo dei dati del personale e aggiornamento delle buste paga in collaborazione con il DSGA;
- Supporto nelle procedure di assunzione, trasferimento e cessazione dei contratti.
3. Attività amministrative
- Protocollazione di posta in entrata e uscita;
- Redazione di circolari, note interne e verbali;
- Gestione PEC, firme digitali e conservazione documentale;
- Archiviazione fisica e digitale dei documenti;
- Preparazione di documenti per ispezioni o controlli ministeriali.
4. Supporto alla contabilità
- Collaborazione con il DSGA per registrazioni contabili e rendicontazioni;
- Supporto ai progetti PON e PNRR;
- Gestione piattaforme digitali come PagoPA, SIDI, ARGO e Axios;
- Controllo dei fondi scolastici e registrazione delle spese ordinarie;
- Preparazione dei dati per i bilanci e report periodici.
L’Assistente Amministrativo ATA non si limita dunque a mansioni burocratiche: è un punto di riferimento operativo, tecnico e organizzativo all’interno della scuola, capace di garantire efficienza e correttezza nelle procedure.
Competenze
Per lavorare come assistente amministrativo servono competenze specifiche, sia tecniche (hard skills) sia trasversali (soft skills), fondamentali per gestire le attività quotidiane e le responsabilità legali dell’istituto.
Hard skills
- Uso avanzato del PC (Office, PEC, protocolli digitali);
- Conoscenza approfondita del sistema SIDI (alunni, personale, contabilità);
- Elementi di diritto amministrativo, normativa scolastica e privacy (GDPR);
- Redazione di atti, circolari, verbali e documenti formali;
- Gestione archivi digitali e software scolastici, con aggiornamento continuo sulle piattaforme ministeriali;
- Capacità di utilizzare strumenti per la contabilità e la rendicontazione dei progetti scolastici.
Soft skills
- Precisione e attenzione ai dettagli;
- Capacità organizzative e gestione delle scadenze;
- Problem solving nelle procedure scolastiche, gestione imprevisti e urgenze;
- Comunicazione chiara con pubblico, famiglie, docenti e personale ATA;
- Affidabilità e riservatezza nella gestione dei dati sensibili;
- Flessibilità e capacità di lavorare in team multidisciplinari.
Requisiti e titoli di studio dell’Assistente Amministrativo ATA
L’Assistente Amministrativo scolastico, come visto, appartiene all’Area B, per accedere al ruolo è richiesto il possesso di:
- Diploma di scuola secondaria di II grado (qualsiasi indirizzo di maturità è valido);
- Non è necessario un diploma tecnico-amministrativo specifico, anche se può rappresentare un titolo aggiuntivo utile;
Oltre al diploma, esistono titoli e certificazioni che aumentano il punteggio nelle graduatorie, favorendo l’accesso a incarichi più stabili e con maggiore possibilità di scelta.
Titoli e certificazioni valutati
Nelle graduatorie ATA di terza fascia sono considerati, tra i più rilevanti:
- Laurea triennale o magistrale, in qualsiasi indirizzo, che conferisce punteggio aggiuntivo;
- Certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR, come ICDL/ECDL, EIPASS, Pekit, EUCIP o Cisco, fondamentali per dimostrare competenze digitali;
- Attestati di dattilografia o segreteria di almeno 200 ore, molto apprezzati per le attività di digitazione e gestione documentale;
- Corsi specifici ATA riconosciuti a livello ministeriale, ad esempio sulla contabilità o sulle procedure amministrative scolastiche.
Questi titoli consentono di accumulare punteggio, aumentando le possibilità di ottenere supplenze brevi o annuali e favorendo la progressione nella carriera scolastica.
Come diventare Assistente Amministrativo ATA
Non esistono concorsi pubblici diretti: l’accesso avviene esclusivamente tramite graduatorie ATA, aggiornate ogni 3 anni secondo il DM 50/2021.
Tipologie di graduatorie
1. Terza fascia – Accesso iniziale
- Richiede il diploma;
- Permette supplenze brevi (giornaliere o settimanali);
- Ideale per chi si affaccia per la prima volta nella scuola.
2. Seconda fascia
- Riservata a chi ha almeno 30 giorni di servizio come Assistente Amministrativo tramite incarichi temporanei;
- Consente maggiore priorità nelle convocazioni;
- Non sempre attiva, dipende dalla disponibilità di posti.
3. Prima fascia – Graduatorie 24 mesi
- Accessibile dopo 24 mesi di servizio, anche non continuativi;
- Permette incarichi annuali o fino al 30 giugno / 31 agosto;
- Garantisce continuità lavorativa e maggiore scelta nella scuola di inserimento.
Procedura di inserimento
- Monitorare l’uscita del bando di aggiornamento (ogni 3 anni);
- Presentare la domanda tramite POLIS / Istanze Online / INPA;
- Caricare titoli e certificazioni per ottenere il punteggio massimo;
- Selezionare fino a 30 scuole della provincia di interesse;
- Attendere le convocazioni, tramite e-mail, telefono o piattaforme dedicate.
Stipendio Assistente Amministrativo: quanto guadagna davvero
Lo stipendio dell’Assistente Amministrativo ATA è stabilito dal CCNL Istruzione e Ricerca 2019–2021 e dipende principalmente dall’anzianità di servizio e dalla fascia stipendiale di appartenenza;
L’AA lavora generalmente 36 ore settimanali, con possibilità di incarichi straordinari o ore aggiuntive, che possono incrementare la retribuzione mensile.
Retribuzione mensile netta (valori indicativi)
- Inizio carriera: 1.250 – 1.350 euro netti;
- Con esperienza e progressioni economiche: 1.450 – 1.600 euro netti.
Gli importi effettivi possono variare in base a diversi fattori:
- Fascia stipendiale di appartenenza;
- Eventuali ore aggiuntive o straordinarie;
- Tipo di contratto (annuale o breve);
- Indennità accessorie legate a funzioni particolari o sedi disagiate;
- FIS (Fondo Istituzione Scolastica), che integra la retribuzione per specifici progetti o attività.
Altre voci della retribuzione
- Tredicesima mensilità, come per tutti i dipendenti pubblici;
- Progressioni economiche orizzontali, che aumentano lo stipendio dopo alcuni anni di servizio e in base ai risultati professionali;
- Possibilità di riconoscimento di indennità per particolari incarichi (ad esempio gestione di progetti ministeriali o PON/PNRR).
Perché scegliere questa professione?
Diventare Assistente Amministrativo ATA significa lavorare in un contesto pubblico stabile, con possibilità di crescita e un ruolo operativo centrale.
I motivi di interesse sono:
- Stabilità contrattuale nel medio periodo;
- Ambiente dinamico e contatto umano;
- Ruolo centrale nella gestione amministrativa;
- Possibilità di entrare in prima fascia e ottenere incarichi annuali;
- Percorso di carriera interno nella Pubblica Amministrazione.
È una professione ideale per chi ama l’organizzazione, la precisione e la gestione di processi burocratici.
Le responsabilità sono numerose, ma le opportunità di stabilizzazione e la varietà delle mansioni rendono questo ruolo non solo utile, ma altamente formativo e professionalizzante.
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