Come funzionano i concorsi pubblici

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    Guida ai concorsi pubblici

    Vuoi conoscere come funzionano i concorsi pubblici? Ogni anno amministrazioni statali ed enti locali bandiscono concorsi pubblici per assumere nuove professionalità in differenti settori.

    L’intenzione di assumere mediante selezioni pubbliche è sancita da una deliberazione dell’amministrazione procedente a cui segue un bando di concorso che fissa requisiti di partecipazione, modalità di calcolo del punteggio e tante altre informazioni, come vedremo nel paragrafo successivo.

    Il bando

    Il bando è l’elemento principale del concorso, il documento in cui si concentrano le informazioni necessarie ai concorsisti per svolgere correttamente le operazioni richieste in ogni fase della procedura selettiva pubblica.

    Ecco una lista esemplificativa di informazioni contenute in un bando:

    • i requisiti necessari per la partecipazione (diploma, laurea, master);

    • l’eventuale tassa di pagamento;

    • le modalità e termini di invio della domanda;

    • i documenti da allegare alla domanda di partecipazione;

    • elementi ostativi alla partecipazione al concorso;

    • adempimenti in caso di vittoria del concorso;

    • tipologia di prove concorsuali previste;

    • il numero di posti messi a disposizione;

    • materie ad oggetto della procedura selettiva;

    • varie ed eventuali.

    Per questi motivi leggere il bando è momento essenziale di ogni concorso pubblico: un’errata lettura dello stesso, come vedremo, potrebbe ridurre notevolmente le possibilità di vittoria.

    Prove concorsuali

    Una volta inviata la domanda di partecipazione al concorso pubblico secondo le modalità e i termini definiti nel bando, l’amministrazione competente pubblicherà l’elenco degli ammessi alla procedura selettiva pubblica.

    Gli ammessi, quindi, dovranno svolgere le prove concorsuali secondo le modalità indivduate nel bando: ottenere un punteggio elevato in questa fase è sinonimo di accesso al pubblico impiego (al netto di titoli di riserva e di preferenza).

    Esistono quattro tipologie di prove concorsuali:

    prova preselettiva, precedente alla prova scritta, serve per scremare un numero elevato di partecipanti;

    prova scritta, può essere a risposta multipla, aperta o miste;

    prova pratica, consiste nella risoluzione di casi pratici o di problemi;

    prova orale, consiste nell’esposizione di un argomento richiesto o selezionato dalla commissione di concorso.

    Svolte le prove ed effettuata la valutazione di esami (ed eventualmente titoli), l’amministrazione procedente pubblicherà la graduatoria degli idonei e dei vincitori, coloro che avranno accesso ai posti pubblici indicati nel bando di concorso.

    Qual è la differenza tra idonei e vincitori?

    Gli idonei sono coloro che, al termine delle procedure di selezione, abbiano superato una votazione minima stabilita nel bando(ad esempio 21/30) mentre i vincitori sono quella categoria di idonei che, classificatisi per primi, vengono assunti dall’amministrazione organizzatrice del concorso.

    In sintesi, tutti i vincitori sono idonei ma non tutti gli idonei sono vincitori.

    Quanto durano le graduatorie dei concorsi pubblici?

    Le graduatorie dei concorsi pubblici hanno durata di due anni dal momento della loro approvazione, secondo quanto stabilito dall’art. 35, c. 5-ter del D.Lgs. 165/2001 (cd. Testo Unico del Pubblico Impiego) così come novellato dalla Legge n. 160/2019.

    Le Regioni, però, possono stabilire dei periodi inferiori di vigenza delle graduatorie mediante legge regionale.

    Cosa succede dopo aver vinto un concorso pubblico?

    Dopo aver vinto un concorso pubblico, i vincitori vengono avvisati dall’Amministrazione competente tramite PEC o raccomandata con avviso di ricevimento, così da prendere servizio in prova.

    Il periodo di prova nel pubblico impiego è variabile ed è definito dai contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati dall’ARAN e dai competenti sindacati nazionali.

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