Gli agenti di Polizia Municipale, più comunemente denominati vigili urbani, sono una delle componenti della polizia locale. Operano all’interno di un singolo comune e rispondono direttamente al sindaco o all’amministrazione comunale. La loro giurisdizione è limitata al territorio del comune in cui prestano servizio e svolgono un ruolo cruciale nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico. Come accade per i pubblici impieghi, l’iter per diventare vigile urbano passa attraverso il superamento di un concorso pubblico.
Vediamo insieme come diventare vigile urbano, quali sono i requisiti necessari e le modalità di partecipazione alle selezioni.
Come diventare vigile urbano: i requisiti
Diventare vigile urbano in Italia richiede il soddisfacimento di diversi requisiti, che possono variare leggermente a seconda del comune o della regione. Tuttavia, i requisiti generali includono:
- Cittadinanza Italiana o di un Paese dell’Unione Europea;
- Età: solitamente, è richiesto avere almeno i 18 anni e non superare i 40 anni di età;
- Titolo di studio: il requisito minimo è il diploma di scuole secondaria di secondo grado (diploma di maturità);
- Idoneità Fisica e Psichica;
- Patente di guida: categoria B e, in alcuni casi, è richiesta anche la categoria A;
- Godimento dei Diritti Civili e Politici;
- Assenza di Condanne Penali;
- Superamento di un Concorso Pubblico.
Questi requisiti garantiscono che i candidati siano adeguatamente preparati e qualificati per svolgere le loro funzioni in modo efficace e sicuro.
Le prove di concorso per diventare vigile urbano
Per la selezione di agenti di polizia municipale non esiste una procedura unica a livello nazionale, ma concorsi banditi dai singoli Comuni, qualche volta associati.
Generalmente, è necessario seguire un processo specifico che inizia con la pubblicazione del bando di concorso da parte del comune. Gli interessati devono presentare la domanda di partecipazione entro i termini indicati nel bando, allegando la documentazione richiesta.
I candidati affrontano poi diverse prove di selezione:
- prova preselettiva: (eventuale, in base al numero di candidature ricevute e al numero di posti a disposizione) comprende domande a risposta multipla di cultura generale o sulle materie giuridiche;
- prova scritta: comprende la somministrazione di un questionario con domande a risposta multipla o lo svolgimento di un tema su un argomento specifico;
- prova orale: colloquio per valutare le conoscenze del candidato sulle materie della prova scritta, con focus specifico sulla conoscenza dello Statuto comunale;
- prova pratica e fisica: consiste nell’esecuzione di esercizi come ad esempio di sollevamenti alla sbarra, corsa, piegamenti sulle braccia e salto in alto.
Al termine delle prove, viene stilata una graduatoria basata sui punteggi ottenuti dai candidati. I migliori classificati, in base al numero di posti disponibili, sono dichiarati vincitori del concorso.
I candidati vincitori vengono nominati vigili urbani e devono frequentare un corso di formazione iniziale per acquisire le competenze necessarie per svolgere le loro funzioni. Questo corso può comprendere formazione teorica e pratica.
In alcuni casi, i nuovi vigili urbani devono superare un periodo di prova durante il quale vengono valutate le loro performance sul campo.
Al termine del periodo di prova, se previsto e superato con successo, i candidati vengono assunti in maniera definitiva e iniziano il loro servizio come vigili urbani.
Quali sono le materie da studiare per i concorsi per vigili urbani?
Le materie da studiare per prepararsi ai concorsi pubblici per vigili urbani sono diverse e abbastanza complesse. Si tratta, solitamente, di materie istituzionali e di materie riguardanti l’attività che si andrà a svolgere. Nello specifico, la maggior parte dei bandi cita:
- diritto costituzionale
- diritto amministrativo
- diritto penale
- diritto processuale penale
- nozioni di diritto civile
- legislazione del rapporto di lavoro, con particolare riferimento agli Enti Locali
- legislazione in materia di tutela della privacy
- normativa in materia di depenalizzazione
- testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
- legislazione sul codice della strada e l’infortunistica stradale
- normativa nazionale e regionale in materia di Polizia Locale
- legislazione di pubblica sicurezza
- legislazione edilizia e urbanistica
- legislazione ambientale
- disciplina del commercio e della somministrazione di alimenti e bevande
Queste sono richieste sia alla prova preselettiva e scritta, sia durante la prova orale.
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