Il nuovo concorso Educatore professionale ATS rappresenta un’importante occasione per tutti i laureati in ambito socio-pedagogico interessati a entrare nella pubblica amministrazione. Il bando, pubblicato nell’ambito della maxi procedura per 3.839 posti negli Ambiti Territoriali Sociali, prevede 954 assunzioni con il profilo di Funzionario Educatore Professionale Socio Pedagogico (Codice D).
Vediamo nel dettaglio chi è questa figura, quali sono le mansioni, le competenze richieste e quanto guadagna un Educatore professionale negli ATS.
Chi è l’Educatore professionale ATS
L’Educatore professionale ATS è una figura altamente qualificata che opera nell’ambito dei servizi sociali, con l’obiettivo di promuovere l’autonomia, l’inclusione e il benessere psicosociale delle persone, delle famiglie e delle comunità. Agisce all’interno degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), ovvero strutture intercomunali che gestiscono in forma associata i servizi socio-assistenziali a livello locale, secondo una logica integrata, multidisciplinare e orientata alla prossimità.
La sua azione è finalizzata a valorizzare le risorse individuali e collettive, prevenire le situazioni di disagio e sostenere i percorsi educativi, relazionali e sociali degli utenti, attraverso interventi personalizzati, continuativi e attenti al contesto territoriale e culturale di riferimento.
Mansioni
Il profilo di Funzionario Educatore professionale socio-pedagogico, come previsto nel concorso ATS 2025, comprende una serie di attività complesse, ad alto contenuto relazionale e progettuale, che si svolgono in sinergia con altri professionisti del settore – tra cui assistenti sociali, psicologi, mediatori culturali, operatori sanitari, educatori domiciliari e referenti scolastici.
Tra le principali mansioni dell’Educatore ATS troviamo:
- Analisi dei bisogni educativi e sociali delle persone prese in carico, attraverso osservazione diretta, colloqui e valutazione multidimensionale;
- Progettazione, gestione e attuazione di interventi educativi mirati, sia individuali che di gruppo, orientati allo sviluppo delle autonomie personali, relazionali e sociali;
- Coordinamento delle attività educative nei diversi contesti territoriali (servizi comunali, scuole, centri diurni, case famiglia, domicili), con attenzione alla continuità educativa;
- Monitoraggio e valutazione dell’efficacia degli interventi, mediante strumenti di rilevazione qualitativa e quantitativa, e con aggiornamento costante della documentazione educativa;
- Collaborazione attiva con famiglie, scuole, servizi sanitari, enti del terzo settore e reti territoriali, per garantire coerenza e continuità nei percorsi educativi e sociali;
- Promozione dell’inclusione sociale, scolastica e lavorativa di soggetti fragili o in condizione di svantaggio, attraverso azioni di accompagnamento, orientamento e empowerment;
- Partecipazione alla programmazione, organizzazione e innovazione dei servizi educativi e sociali locali, anche attraverso attività di ricerca e analisi dei bisogni territoriali.
- Tutte queste attività si svolgono nel rispetto degli standard professionali e delle linee guida nazionali e locali, valorizzando l’ascolto, la co-progettazione e l’approccio centrato sulla persona.
Competenze
Per ricoprire il ruolo di Educatore professionale negli ATS, il concorso richiede una preparazione multidisciplinare, che integri solide competenze tecniche (hard skills) con un’adeguata padronanza delle abilità trasversali (soft skills).
La complessità del ruolo, infatti, impone un bagaglio formativo completo, capacità operative specifiche e un forte orientamento alla relazione con l’altro.
Hard skills
- Conoscenze teorico-pratiche in ambito pedagogico, psicologico, sociologico e antropologico, fondamentali per comprendere i contesti educativi e sociali in cui si opera;
- Capacità di progettare, realizzare e valutare interventi educativi, con attenzione ai bisogni specifici delle persone e agli obiettivi dei servizi;
- Competenze normative e giuridiche in materia di welfare, servizi alla persona, inclusione sociale, minori, disabilità e povertà educativa;
- Utilizzo di strumenti digitali e applicativi gestionali per la documentazione delle attività, il monitoraggio degli interventi e la rendicontazione dei risultati;
- Conoscenza del funzionamento degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), dei Piani sociali di zona e delle politiche sociali nazionali e regionali.
Soft skills
- Spiccate doti relazionali ed empatiche, indispensabili per costruire una relazione educativa fondata sulla fiducia e sul rispetto;
- Capacità di ascolto attivo, mediazione e comunicazione efficace, anche in contesti conflittuali o con soggetti in situazione di fragilità;
- Attitudine al lavoro di rete e alla collaborazione in équipe multidisciplinari, con un approccio integrato e centrato sulla persona;
- Flessibilità, autonomia operativa e problem solving, per affrontare con competenza e creatività le diverse situazioni educative e organizzative;
- Spirito di iniziativa, proattività e responsabilità sociale, uniti a una solida motivazione al lavoro nel settore pubblico e a contatto con la comunità;
- Capacità di gestione dello stress, pianificazione e adattamento, necessarie per mantenere equilibrio e continuità anche nei contesti più complessi.
Stipendio concorso Educatore professionale ATS: quanto guadagna?
Il profilo in questione è inquadrato nella categoria D – posizione economica D1 del CCNL Funzioni Locali, corrispondente a una figura dotata di elevate competenze professionali e responsabilità organizzative, inserita stabilmente nei processi di progettazione e gestione dei servizi.
Secondo il contratto collettivo nazionale aggiornato al 2024, il trattamento economico tabellare lordo annuo è pari a circa 23.212 euro, a cui si aggiungono ulteriori voci retributive fisse e accessorie, tra cui:
- Indennità di comparto, stabilita contrattualmente per il personale degli enti locali (circa €471 annui);
- Tredicesima mensilità;
- Compensi accessori legati alla performance individuale e organizzativa, se previsti dai regolamenti dell’ente;
- Buoni pasto o indennità sostitutive del servizio mensa, variabili in base alla sede;
- Indennità specifiche, collegate alla sede di servizio, all’orario, alla funzione svolta o al disagio operativo.
Nel complesso, lo stipendio netto mensile di un Educatore professionale ATS si attesta generalmente tra i 1.350 e i 1.500 euro, con possibili variazioni in base all’ente di destinazione, alla contrattazione decentrata, al carico fiscale individuale e ai benefit eventualmente riconosciuti.
Al termine del triennio, la possibilità di stabilizzazione potrà dipendere dalla disponibilità di risorse strutturali e dalla volontà dell’ente di mantenere le professionalità acquisite, anche attraverso nuovi bandi o forme di continuità progettuale.
Come candidarsi al concorso Educatore professionale ATS 2025?
Gli aspiranti Educatori professionali ATS possono partecipare alla selezione inviando una domanda di ammissione, entro e non oltre il 30 luglio 2025 ore 23:59, sul portale inPA:
Concorso Ambiti Territoriali Sociali 2025
Non perdere nessuna opportunità dal mondo concorsi!
Segui i social di Studioconcorsi: su TikTok, Instagram e Facebook ti aspettiamo con aggiornamenti in tempo reale, notizie sui concorsi e tutto il supporto necessario per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.