Novità concorsi pubblici 2025: cosa cambierà il Decreto PA per i candidati?

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    Novità concorsi pubblici 2025: cosa cambierà il Decreto PA per i candidati?

    Il nuovo decreto PA 2025 introduce importanti modifiche sul reclutamento della Pubblica Amministrazione, puntando a semplificare le procedure, garantire maggiore trasparenza e attrarre nuovi giovani talenti. Di seguito, analizziamo i principali cambiamenti previsti per i concorsi pubblici. Vediamo insieme cosa prevede il decreto e quali sono le novità concorsi pubblici 2025.

    Novità concorsi pubblici 2025: cosa prevede il Decreto?

    Il Consiglio dei ministri ha approvato, il 19 febbraio 2025, il decreto legge sull’organizzazione e il reclutamento nella Pubblica amministrazione.

    Il decreto, composto da 21 articoli, come ha spiegato lo stesso Ministro della Funzione Pubblica Paolo Zangrillo: “il Decreto legge PA 2025 è stato approvato per rendere il settore pubblico più attrattivo per le giovani generazioni e garantire la funzionalità delle pubbliche amministrazioni.”.

    Questo d.l., come visto, introduce delle significative novità per i concorsi pubblici, con l’obiettivo di rendere le procedure di selezione più efficienti, trasparenti e attrattive per i giovani talenti. Ma quali sono le principali novità concorsi pubblici 2025? Vediamo insieme.

    Digitalizzazione e Semplificazione delle Procedure

    Una delle innovazioni più significative riguarda la digitalizzazione dei concorsi. Il decreto, infatti, prevede:

    • Prove scritte digitali, con valutazioni automatizzate per ridurre i tempi di correzione;
    • Graduatorie pubblicate online, con maggiore accessibilità e trasparenza;
    • Candidature attraverso il Portale unico, dove i candidati potranno consultare bandi, iscriversi e seguire l’iter della selezione;
    • Maggiori investimenti nelle piattaforme di e-learning per la preparazione ai concorsi.

    Stabilizzazione dei precari e contratti a tempo indeterminato

    Il decreto introduce misure per la stabilizzazione del personale precario, prevedendo che:

    • I lavoratori assunti con contratti a termine possano accedere alla stabilizzazione se hanno maturato almeno tre anni di servizio nella PA;
    • Una maggiore valorizzazione delle esperienze lavorative pregresse nei concorsi, con punteggi aggiuntivi per chi ha già lavorato nella pubblica amministrazione;

    inoltre

    • Si rafforza l’utilizzo della mobilità tra le amministrazioni, le quali, come si legge nella nota, devono destinare alle procedure di mobilità una percentuale non inferiore al 15% delle facoltà assunzionali provvedendo all’immissione in ruolo dei dipendenti provenienti da altre amministrazioni.

    Maggiore attrattività per i giovani e specializzati

    Per incentivare i giovani ad accedere alla PA, il decreto introduce anche:

    • Quote riservate ai diplomati ITS (Istituti Tecnologici Superiori) e laureati in discipline STEM;
    • Percorsi di formazione specifici attraverso il programma “PA 110 e lode”, con finanziamenti fino a 3 milioni di euro per il triennio 2025-2027;
    • Incremento dei posti per apprendistati e contratti di formazione-lavoro, garantendo un accesso più agevole ai giovani professionisti.

    Concorsi unici e selezioni centralizzate

    Il Dipartimento della Funzione Pubblica assumerà un ruolo centrale nell’organizzazione dei concorsi, ovvero:

    • Verranno banditi concorsi unici per figure professionali comuni a più amministrazioni, riducendo la frammentazione delle selezioni;
    • Le procedure concorsuali verranno velocizzate con nuove modalità di selezione più smart e digitalizzate, attraverso il potenziamento della Commissione RIPAM, per una gestione dei concorsi pubblici, che sarà incaricata di gestire le selezioni pubbliche per le diverse figure indicate;
    • Una maggiore trasparenza nelle graduatorie, con pubblicazione dettagliata dei punteggi e delle riserve di posti;
    • Riorganizzazione delle prove concorsuali, con l’introduzione di test situazionali per valutare competenze trasversali.

    Come sottolineato dallo stesso Ministro, uno dei punti più rilevanti del nuovo decreto PA resta la sospensione dell’applicazione della norma “taglia idonei” per le graduatorie 2024 e 2025 per contenere gli effetti del turnover.

    Transizione digitale e intelligenza artificiale nella PA

    Un altro punto cruciale del decreto è il rafforzamento delle competenze digitali:

    • Il 10% delle nuove assunzioni sarà riservato a specialisti in intelligenza artificiale, sicurezza informatica e digitalizzazione;
    • I bandi di concorso valorizzeranno esperienze e titoli legati al settore digitale;
    • Obbligo di formazione continua per il personale PA su tematiche digitali e innovazione tecnologica.

    Novità per gli Enti Locali

    Inoltre il decreto prevede misure specifiche per regioni e comuni, ovvero:

    • Possibilità di assunzioni straordinarie per gli enti impegnati nella ricostruzione post-sisma. Ora verrà lasciato maggiore supporto agli enti locali, in materia di personale nei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016 e per quelli dell’Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpiti dagli eventi alluvionali;
    • Procedure agevolate per la stabilizzazione del personale impiegato nei progetti finanziati dal PNRR;
    • Maggiore autonomia per gli enti locali nella gestione delle assunzioni;
    • Fondi speciali per il potenziamento degli uffici comunali, con l’obiettivo di migliorare i servizi ai cittadini.

    Nuove Procedure di Valutazione e Progressioni di Carriera

    Infine, il decreto introduce anche nuove modalità di valutazione per i dipendenti pubblici attraverso:

    • Progressioni di carriera più rapide per merito, basate su obiettivi e risultati concreti;
    • Formazione obbligatoria per i dirigenti, con aggiornamenti periodici su management e innovazione;
    • Autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per adeguare le retribuzioni del personale a contratto assunto all’estero.

    Le nuove misure puntano a una PA più moderna, digitale e accessibile, riducendo la burocrazia e favorendo l’ingresso di giovani e professionisti specializzati.

    Testo Decreto PA 2025

    Scarica qui il decreto PA 2025.

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