TFA Sostegno 2025: al via il X Ciclo con oltre 30.000 posti disponibili

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    TFA Sostegno 2025: al via il X Ciclo con oltre 30.000 posti disponibili

    Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha dato il via libera al TFA Sostegno 2025, X Ciclo, con un numero record di posti disponibili. Si tratta di un’opportunità straordinaria per migliaia di aspiranti docenti che desiderano conseguire la specializzazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilità, un ruolo sempre più strategico per l’inclusione scolastica. Secondo il decreto ministeriale, saranno attivati oltre 30.000 posti complessivi suddivisi tra infanzia, primaria, secondaria di I e II grado. Le prove preselettive si svolgeranno nei prossimi mesi, mentre i bandi specifici saranno pubblicati direttamente dalle singole università.

    TFA Sostegno 2025: la distribuzione dei posti regione per regione

    Per il X Ciclo del TFA Sostegno sono stati messi a disposizione oltre 30.000 posti, frutto delle proposte formative presentate dalle università in conformità con le linee guida ministeriali. I posti saranno distribuiti tra i diversi livelli scolastici, assicurando la copertura delle esigenze formative per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado.

    Di seguito, una ripartizione (ipotizzabile) dei posti per regione:

    • Abruzzo: 559 posti totali;
    • Basilicata: 117 posti totali;
    • Calabria: 790 posti totali;
    • Campania: 962 posti totali;
    • Emilia‑Romagna: 3.152 posti totali;
    • Friuli Venezia Giulia: 589 posti totali;
    • Lazio: 2.323 posti totali;
    • Liguria: 1.367 posti totali;
    • Lombardia: 5.285 posti totali;
    • Marche: 694 posti totali;
    • Molise: 81 posti totali;
    • Piemonte: 3.877 posti totali;
    • Puglia: 3.091 posti totali;
    • Sardegna: 1.158 posti totali;
    • Sicilia: 1.143 posti totali;
    • Toscana: 1.644 posti totali;
    • Umbria: 691 posti totali;
    • Veneto: 2.671 posti totali.

    La fase di raccolta delle disponibilità da parte delle università si è conclusa il 4 giugno. Ora si attende il decreto di attivazione che ufficializzerà la ripartizione definitiva dei posti per regione e per grado di scuola.

    Quali sono i requisiti d’accesso per il TFA Sostegno 2025?

    Per accedere al TFA Sostegno 2025 è necessario possedere titoli differenti a seconda dell’ordine di scuola scelto:

    Scuola dell’infanzia

    Per l’ammissione è necessario possedere almeno uno tra:

    • Diploma Magistrale (incluso quello Triennale) o Diploma di Scuola Magistrale, conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002;
    • Laurea in Scienze della Formazione Primaria, sia del vecchio ordinamento (indirizzo infanzia) che del nuovo ordinamento (LM-85 bis);
    • Abilitazione all’insegnamento ottenuta tramite concorso ordinario;
    • Titolo abilitante conseguito all’estero, riconosciuto in Italia secondo la normativa vigente.

    Scuola primaria

    I requisiti richiesti per la scuola primaria sono analoghi a quelli previsti per l’infanzia. È necessario possedere uno dei seguenti titoli:

    • Diploma Magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002;
    • Laurea in Scienze della Formazione Primaria (vecchio o nuovo ordinamento);
    • Abilitazione tramite concorso ordinario;
    • Titolo abilitante estero riconosciuto in Italia ai sensi delle disposizioni vigenti.

    Scuola secondaria di primo e secondo grado

    Per accedere al TFA sostegno per la scuola secondaria è richiesto uno dei seguenti titoli:

    • Laurea Magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di secondo livello dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) o altro titolo equipollente/equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti;
    • Diploma per ITP (Insegnante Tecnico-Pratico), ancora valido per l’accesso diretto fino all’anno scolastico 2024/2025;
    • Titolo di studio conseguito all’estero, anche se in fase di riconoscimento.

    La laurea deve comprendere tutti i CFU richiesti per l’accesso alla classe di concorso di riferimento. In caso contrario, il titolo non è considerato valido ai fini della partecipazione.

    Casi particolari

    • Se una laurea consente l’accesso a più gradi di scuola (ad esempio, sia alla secondaria di I che di II grado), è possibile partecipare a entrambe le selezioni.
    • Al contrario, non è possibile partecipare al grado non previsto se la laurea dà accesso solo a una specifica classe di concorso (es. solo secondaria di II grado).
    • Non è richiesto il possesso dei 24 CFU, a seguito delle modifiche normative recenti.

    Quali sono le prove di selezione del TFA Sostegno 2025?

    Per accedere al corso universitario di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità è necessario superare un iter selettivo articolato in tre fasi distinte, disciplinate a livello nazionale ma gestite operativamente dalle singole università:

    1. Prova preselettiva

    La prova preselettiva è un test a risposta multipla, uguale in tutto il territorio nazionale, progettato per valutare le competenze trasversali del candidato. In particolare, i quesiti riguardano:

    • Comprensione del testo e abilità di analisi;
    • Logica verbale e deduttiva;
    • Capacità di empatia e intelligenza emotiva, fondamentali per il ruolo;
    • Competenze didattiche generali e gestione di situazioni scolastiche complesse.

    La durata e la soglia di superamento variano a seconda del bando universitario, ma in genere si tratta di 60 domande da svolgere in 2 ore, con punteggi assegnati solo alle risposte corrette.

    Sono esonerati dalla preselettiva i candidati che abbiano almeno tre anni di servizio su sostegno negli ultimi cinque anni scolastici, anche se privi di titolo di specializzazione.

    2. Prova scritta

    Chi supera la preselettiva (o ne è esonerato) accede alla prova scritta, che varia per struttura a seconda dell’università, ma generalmente comprende:

    • Quesiti a risposta aperta su tematiche pedagogico-didattiche, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, alla normativa sull’integrazione, ai bisogni educativi speciali (BES) e ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA);

    In alcuni casi, la prova può includere l’analisi di un caso pratico, da risolvere indicando strategie educative e strumenti operativi.

    La valutazione è in trentesimi e l’idoneità si ottiene con almeno 21/30.

    3. Prova orale

    La prova orale è l’ultima fase della selezione e ha lo scopo di accertare:

    • La preparazione teorico-pratica del candidato;
    • La capacità di intervento in contesti scolastici reali, attraverso la simulazione di casi concreti;
    • Le motivazioni personali alla scelta del sostegno come ambito professionale.

    Viene valutata anche la chiarezza espositiva, l’uso di linguaggio specifico e la conoscenza degli strumenti normativi e metodologici per l’inclusione.

    Corso di specializzazione

    Chi supera tutte le prove viene ammesso al percorso universitario di specializzazione, della durata media di 8-10 mesi. Il corso prevede:

    • Frequenza obbligatoria (almeno il 75% delle attività);
    • Tirocinio diretto e indiretto, svolto presso istituti scolastici con docenti tutor;
    • Laboratori didattici su tecnologie per l’inclusione, strategie educative, didattica speciale;
    • Attività teoriche su pedagogia, psicologia, normativa e didattica inclusiva.

    Il superamento del corso dà diritto al titolo ufficiale di specializzazione sul sostegno, riconosciuto a livello nazionale.

    Quando uscirà il bando del TFA Sostegno 2025?

    Al momento non sono ancora state pubblicate date ufficiali per il TFA Sostegno 2025, ma il calendario previsto dovrebbe seguire tempistiche simili a quelle degli anni precedenti.

    È molto probabile che:

    • i bandi universitari vengano pubblicati tra giugno e luglio 2025, con ciascuna università che emetterà un proprio bando specifico per l’iscrizione e la selezione;
    • le prove preselettive si svolgano tra luglio e settembre 2025;
    • l’avvio dei corsi di specializzazione sia previsto tra l’autunno 2025 e l’inizio del 2026, con una durata media di 8-10 mesi.

    Va ricordato che, essendo ogni università autonoma nell’organizzazione, le date e le modalità potrebbero differire tra atenei, sia per quanto riguarda le prove sia per lo svolgimento del corso.

    Perché la Specializzazione sul Sostegno può trasformare la tua carriera?

    Oggi più che mai, i docenti specializzati sul sostegno sono tra le figure più richieste nella scuola pubblica italiana.

    Secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Istruzione, ogni anno vengono attivate oltre 30.000 cattedre di sostegno, molte delle quali sono però affidate a supplenti non specializzati a causa della carenza di personale formato.

    Specializzarsi significa quindi non solo aumentare significativamente le possibilità di lavoro stabile, ma anche accedere a vantaggi concreti come:

    • l’accesso privilegiato alla prima fascia delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) riservata ai docenti specializzati;
    • la possibilità di partecipare a concorsi esclusivi per chi possiede la specializzazione;
    • maggiori probabilità di ottenere incarichi annuali e immissioni in ruolo, con una prospettiva di stabilità professionale e stipendiale migliore;
    • e, soprattutto, un ruolo fondamentale nell’inclusione scolastica, accompagnando gli studenti con disabilità nel loro percorso educativo.

    Investire nel TFA non è solo una scelta di carriera, ma un impegno sociale che rende la scuola più equa, inclusiva e attenta alle esigenze di tutti gli studenti.

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